(cover photo by I. Hudakov)
ATTENZIONE
Questo documento non è un manuale né un tutorial su come effettuare un autosoccorso in valanga, per il quale argomento è invece raccomandato di consultare la letteratura specifica in materia, leggere i manuali d’uso dei produttori di ARTVA, e sopratutto frequentare un corso teorico e pratico tenuto da organizzazioni competenti (CAI, SVI, CNSAS, AINEVA, guide alpine).
# 3 APPARECCHIO ANALOGICO O DIGITALE?
Si consiglia di utilizzare un moderno dispositivo digitale con 3 antenne. I vecchi dispositivi analogici, magari con solo una antenna, non sono più accettabili secondo gli attuali criteri di sicurezza, poichè:
1) la qualità del segnale (vedere # 2 sopra) è scarsa e talvolta anche fuori dal range prescritto dagli standard;
2) il segnale di “scarsa qualità” proveniente da un vecchio strumento analogico disturba la ricerca di altri dispositivi nella zona, soprattutto in caso di seppellimenti multipli vicini;
3) la ricerca nei casi di seppellimento profondo è molto più problematica con un vecchio apparecchio analogico.
#4 BATTERIE
La maggior parte degli ARTVA utilizza batterie alcaline o al litio. Le seconde sono decisamente migliori, sia in termini di durata che di efficienza a bassa temperatura. Assolutamente da evitare le batterie ricaricabili.
Quasi tutti i dispositivi chiedono di impostare il tipo di batterie (alcaline o al litio), ad ogni sostituzione, in modo da ottimizzarne l’utilizzo e la durata. Lo stato di carica viene generalmente visualizzato sul display all’accensione.
Secondo il modello è necessario avere una carica residua di almeno il 30-50% (si tenga presente che il massimo consumo avviene durante la ricezione in fase di ricerca).
Le norme EN 300718 richiedono, per batterie nuove, una durata minima in emissione di 200 ore a + 10 ° C seguita da 1 ora in trasmissione a -10 ° C. Attenzione: alcuni dispositivi richiedono un reset ogni volta che le batterie vengono rimosse e sostituite; si raccomanda di seguire scrupolosamente le istruzioni del produttore. Tra l’altro, si consiglia di sostituire tutte le batterie con batterie nuove dello stesso tipo.
# 5 CONTROLLO DI GRUPPO
La maggior parte degli ARTVA ha una funzione specifica per il controllo incrociato dei dispositivi nell’ambito di un gruppo (verifica del segnale in trasmissione e ricezione di tutti gli apparecchi presenti), che deve essere eseguito prima di partire per l’escursione.
# 6 FASI DI RICERCA
I moderni ARTVA digitali hanno un display dove le fasi di ricerca sono guidate da una simbologia “user friendly”. Opzionalmente offrono anche un segnale acustico, simile a quello dei vecchi dispositivi analogici.
La caratteristica più importante è la possibilità di identificare e visualizzare immediatamente sul display il numero di segnali ricevuti.
Solo alcuni dispositivi di fascia alta hanno la capacità di passare dalla ricerca digitale a quella analogica. Questa esigenza nasce quando, in caso di seppellimenti multipli vicini, il processore digitale ha difficoltà nel separare i segnali. Attenzione però, la ricerca analogica è abbastanza diversa da quella digitale e richiede un addestramento specifico (ciò va oltre lo scopo di questo articolo).
Bisogna anche dire che, con gli apparecchi digitali, per facilitare la separazione dei segnali trasmittenti, a volte è sufficiente interrompere la ricerca per una decina di secondi, e attendere che il processore si resetti.
# 7 MARCATURA
Tutti gli ARTVA hanno questa funzione essenziale per cui, una volta trovato il sepolto, viene “marcato” il relativo segnale (= escluso dalla ricerca successiva).
# 8 PASSAGGIO AUTOMATICO ALLA MODALITÀ DI TRASMISSIONE
Quasi tutti i modelli di ARTVA hanno questa funzione (facoltativa) per cui, in modalità di ricerca (ricezione), dopo un periodo di non mobilità del dispositivo, esso passa automaticamente alla modalità di trasmissione. È possibile impostare il periodo di non mobilità (lo standard suggerito è di 4 min.). Questa è una caratteristica di sicurezza aggiuntiva per i soccorritori impegnati nella ricerca, in caso di una seconda valanga.
# 9 ANTENNE
Alcuni modelli recenti hanno un utilizzo intelligente delle antenne che permette, ad esempio, di attivare in modo differenziato e selettivamente una o più delle tre antenne in trasmissione e / o ricezione.
# 10 RILEVAMENTO DELLE FUNZIONI VITALI
Alcuni apparecchi di fascia alta consentono di scegliere se attivare l’invio delle funzioni vitali di un sepolto. Cosa significa ? Un rilevatore di movimento viene inserito nello strumento e invia il segnale di movimento a un ARTVA ricevente. Ciò consente di stabilire una priorità nella ricerca: i dispositivi che non trasmettono segnali di movimento sono quelli delle vittime con la più alta probabilità di essere (purtroppo) già deceduti. Attenzione: quando si attiva questa funzione è anche necessario preimpostare la regione del mondo in cui ci si trova, poiché regioni differenti utilizzano convenzionalmente diverse frequenze di trasmissione di questo segnale. Alcuni paesi poi non consentono di utilizzare alcuna radiofrequenza specifica per questo scopo. In ogni caso si consiglia di leggere attentamente le specifiche del produttore.
# 11 FUNZIONI EXTRA UTILI
Tra le varie funzionalità extra, segnaliamo in particolare le seguenti:
a) Alcuni dispositivi sono dotati di una connessione USB e / o bluethooth per le impostazioni e gli aggiornamenti del firmware.
b) Interessante e utile la disponibilità, su alcuni modelli, di un riflettore Recco integrato.
c) Utilizzo notturno: in caso di ricerca al buio è indispensabile avere la funzione (anche automatica) di retroilluminazione del display.
Tuttavia, fate attenzione con le funzioni extra meno utili che potrebbero ridurre la durata della batteria.
# 12 FACILITÀ D’USO
Se intendete acquistare un nuovo ARTVA, verificate che il suo utilizzo sia comodo ed ergonomico anche indossando i guanti.
# 13 INTERFERENZE
I telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici possono disturbare la ricezione del segnale degli ARTVA Tutti i produttori consigliano di spegnere i telefoni cellulari nelle vicinanze.
# 14 FIRMWARE
Il firmware del dispositivo deve essere sempre aggiornato. Di solito è possibile effettuare l’aggiornamento all’ultima release presso il proprio rivenditore, oppure collegando il dispositivo a uno (dello stesso modello) già aggiornato. In ogni caso, si consiglia di far controllare periodicamente il dispositivo da un centro di assistenza autorizzato (ogni 3 anni o secondo le istruzioni del produttore)
# 15 ADDESTRAMENTO
Abbiamo sempre sottolineato l’importanza di conoscere a fondo il proprio ARTVA ed eseguire frequenti sessioni di prova e addestramento, sia in campi di prova artificiali che sulla neve (simulazione di autosoccorso in valanga). Citiamo dal sito web dell’American Avalanche Association: “Gli apparecchi ARTVA funzionano solo se ti eserciti regolarmente, e la maggior parte delle persone non si esercita abbastanza. Di conseguenza, l’uso degli ARTVA non ha aumentato i tassi di sopravvivenza quanto si potrebbe sperare. Grazie alle persone ben addestrate, tuttavia, gli ARTVA hanno salvato molte vite e funzionano molto bene “.